Cosa pensate della storia di Eluana Englaro?

Io non so cosa pensare.. nel senso.. io sono per la vita ma da una parte mi chiedo come puo' gente sconosciuta avere più diritto del padre di decidere per sua figlia.
Mi domando pero' quanto soffrirebbe nel caso le togliessero l'alimentazione; alcuni sostengono molto.
E ancora.. non soffre forse più così?
Boh.. certe vicende non hanno soluzione semplice.. voi che dite??

mah io credo che i cattolici, Ferrara & co. non abbiano una grande opinione della vita. La difendono in modo astratto, pensano che vada difesa "sempre e comunque", cioè ciecamente e senza considerare di che tipo di vita stiamo parlando. E mi viene una rabbia a sentirli parlare di assassinio...come se il padre volesse spegnere le macchine per puro sadismo. Ma per piacere! Il padre soffre di questa situazione aberrante che non gli ha consentito per anni neanche il diritto di vivere il lutto della propria figlia in santa pace.
I cattolici dovranno spiegare allora se una vita va vissuta anche quando si tratta di vita esclusivamente "biologica": respirare, nutrirsi, espellere. Strano modo di pensare.
Senza contare quell'assurda burocrazia dei tribunali che chiedono per anni le "prove" di questa volontà di morire...come se non fosse già una situazione penosa, quel povero padre deve pure mettersi a combattere per le prove.E poi per uno scherzo del "destino" ottiene il permesso dal tribunale, ma gli viene negato dalla regione...assurdo.

Sono pienamente d'accordo su tutto! E' una storia assurda, come in fondo ce ne sono tante.
La visione di certa gente a riguardo della vita non ha senso.
Io esaudirei subito le volontà del padre.

Spero solo che Eluana non debba soffrire ancora.

io pure spero solo nn soffra piu....

Scarabocchia ha scritto:mah io credo che i cattolici, Ferrara & co. non abbiano una grande opinione della vita. La difendono in modo astratto, pensano che vada difesa "sempre e comunque", cioè ciecamente e senza considerare di che tipo di vita stiamo parlando. E mi viene una rabbia a sentirli parlare di assassinio...come se il padre volesse spegnere le macchine per puro sadismo. Ma per piacere! Il padre soffre di questa situazione aberrante che non gli ha consentito per anni neanche il diritto di vivere il lutto della propria figlia in santa pace.
I cattolici dovranno spiegare allora se una vita va vissuta anche quando si tratta di vita esclusivamente "biologica": respirare, nutrirsi, espellere. Strano modo di pensare.
Senza contare quell'assurda burocrazia dei tribunali che chiedono per anni le "prove" di questa volontà di morire...come se non fosse già una situazione penosa, quel povero padre deve pure mettersi a combattere per le prove.E poi per uno scherzo del "destino" ottiene il permesso dal tribunale, ma gli viene negato dalla regione...assurdo.

assolutamente d'accordo.
a volte mi chiedo se sono veramente cattolica.
stimo quell'uomo, sta portando avanti una lotta che poi servirà a chi dopo di lui incapperà in una tragedia simile.
L'italia è un paese di merda....non si favorisce la vera vita, ma si sta li a lottare per chi ormai ha solo quella cellulare.

Sono cattolica... e ritengo che la vita è un dono prezioso, sempre. E non spetta a noi porle fine... in nessun caso!!!

Barbara

nocciolinatonda ha scritto:Sono cattolica... e ritengo che la vita è un dono prezioso, sempre. E non spetta a noi porle fine... in nessun caso!!!

Barbara

Rispetto la tua posizione ma non la condivido perchè spesso è lo stesso uomo a tenere in vita con le unghie delle persone che se ne sarebbero andate in pace.

fiordaliso85 ha scritto:

nocciolinatonda ha scritto:Sono cattolica... e ritengo che la vita è un dono prezioso, sempre. E non spetta a noi porle fine... in nessun caso!!!

Barbara

Rispetto la tua posizione ma non la condivido perchè spesso è lo stesso uomo a tenere in vita con le unghie delle persone che se ne sarebbero andate in pace.

hai perfettamente ragione alessia!
non bisogna uccider ma nemmeno stigmatizzare i malati!

sartale ha scritto:

Scarabocchia ha scritto:mah io credo che i cattolici, Ferrara & co. non abbiano una grande opinione della vita. La difendono in modo astratto, pensano che vada difesa "sempre e comunque", cioè ciecamente e senza considerare di che tipo di vita stiamo parlando. E mi viene una rabbia a sentirli parlare di assassinio...come se il padre volesse spegnere le macchine per puro sadismo. Ma per piacere! Il padre soffre di questa situazione aberrante che non gli ha consentito per anni neanche il diritto di vivere il lutto della propria figlia in santa pace.
I cattolici dovranno spiegare allora se una vita va vissuta anche quando si tratta di vita esclusivamente "biologica": respirare, nutrirsi, espellere. Strano modo di pensare.
Senza contare quell'assurda burocrazia dei tribunali che chiedono per anni le "prove" di questa volontà di morire...come se non fosse già una situazione penosa, quel povero padre deve pure mettersi a combattere per le prove.E poi per uno scherzo del "destino" ottiene il permesso dal tribunale, ma gli viene negato dalla regione...assurdo.

assolutamente d'accordo.
a volte mi chiedo se sono veramente cattolica.
stimo quell'uomo, sta portando avanti una lotta che poi servirà a chi dopo di lui incapperà in una tragedia simile.
L'italia è un paese di merda....non si favorisce la vera vita, ma si sta li a lottare per chi ormai ha solo quella cellulare.

sullla questione del dolore non so che dire, credo che se non c'è attività celebrale, pure i recettori del dolore non dovrebbero funzionare,,, o forse no, sono in un'altro punto del cervello, non lo so, sono troppo ignorante in materia, spero in ogni caso che l'aiutino con la morfina
speriamo che si diano una mossa con la faccenda del testamento biologico!

sartale ha scritto:

fiordaliso85 ha scritto:

nocciolinatonda ha scritto:Sono cattolica... e ritengo che la vita è un dono prezioso, sempre. E non spetta a noi porle fine... in nessun caso!!!

Barbara

Rispetto la tua posizione ma non la condivido perchè spesso è lo stesso uomo a tenere in vita con le unghie delle persone che se ne sarebbero andate in pace.

hai perfettamente ragione alessia!
non bisogna uccider ma nemmeno stigmatizzare i malati!

Beh, non è prorpio così. Un signore di nome Salvatore Crisafulli che si è risvegliato dalla SVP (stato vegetativo permanente) ed ha fatto la descrizione di tutto cio' che gli accadeva intorno, solo che non poteva comunicare che lui era VIVO ed era lì. Il fratello di Terry Schiavo (la ricordate?) l'ha visto ed ha detto che anche sua sorella era così. Lui si è risvegliato, è gravemente disabile ma adesso riesce a comunicare con un computer (comunicatore) muovendo occhi e testa. Andate sul suo sito e leggete la sua storia e vedete le sue foto, leggete quello che ha scritto quando stava in SVP; forse comprenderete, che cio' che sembra a noi non è quello che in realtà è.... Sicuramente c'è sacrificio da parte dei parenti, ma adesso lui puo' raccontare tutto. Ha scritto anche un libro in proposito...
Percio' visto che sono cattolica (questa è la premessa) e credo in Dio che mi ha dato la vita, sarà Lui che deciderà per me quando è giunto il mio momento di andare. Nessun altro!!!
Io non voglio far cambiare idea a nessuno, ho solo espresso un mio parere e adesso vi ho riportato la storia di quest'uomo.

Barbara

credo che nessun genitore deciderebbe di far volare un figlio senza motivo.
Credo che quest'uomo sia da ammirare :ha cercato tramite la legge una così dura decisione.
Anche io come Eluana non vorrei vivere così, attaccata a delle macchine;
e al governo (Sacconi) è inutile che facciano un decreto legge contro la sentenza che ha dato ragione agli Englaro.

uhm...la questione è spinosa, molto spinosa.
Io penso che ci sia un forte bisogno di norme sul testamento biologico, per cui una persona, in coscienza e in totale libertà, decide che fare di sè stesso e della propria vita nel caso dovesse verificarsi una cosa come quella che è successa ad Eluana (e qui, scusate, ma scatta il gesto apotropaico!)
Voglio dire: io non vorrei che nessuno decidesse per me e per la mia vita. Non un giudice, certo. Non un medico. Ma neanche mio papà. Neanche mio marito, o mia figlia.
In questi giorni al telegiornale ho sentito che la clinica di Udine si prepara ad attuare la sentenza. Proprio così, hanno detto la sentenza...e a me questo termine sa tanto di condanna a morte, mi ha fatto stare male.
Quando c'era stato il dibattito sul signor Welby, mi ero commossa. Ho trovato la sua convinzione e le sue ragioni piene di dignità. Qui c'è un padre, sicuramente distrutto dal dolore, che sostiene che sua figlia non avrebbe mai accettato di vivere così. Avrà ragione? E soprattutto: ha il diritto di decidere lui per sua figlia?
E altra carne al fuoco: l'alimentazione e l'idratazione sono da considerarsi "accanimento terapeutico", e quindi veri e propri medicamenti, oppure semplici cure della persona? Non saprei...so solo che, diversamente dal caso Welby, questa volta, tutto questo parlare di Eluana senza che lei possa dire veramente come la pensa mi inquieta, e non poco...
E i politici, si diano una mossa, perchè ogni cittadino possa decidere di sè stesso in modo chiaro e senza battaglie legali, perchè storie come questa non si debbano ripetere più.
Sinceramente, io non ce l'ho in questo caso col papa e con i cattolici in generale: lui dice la sua opinione, è normale che sia così. Come dire...fa il suo lavoro. Sono i politici che devono rendersi conto che l'Italia è uno stato diverso dal Vaticano, e agire di conseguenza! E presto!

sono convinta di una cosa: la vita va rispettata... e con questi intendo che non è certo rispettoso trattenere con le unghie in modo assolutamente artificiale un corpo vuoto.
All'accanimento terapeutico deve essserci un limite, e non è giusto che con la scusa della vita lo superiamo allegramente in questi modi pazzeschi.

Ciao. Argomento un pò duro e difficile. Mi auguro di non trovarmi mai nella situazione che sta vivendo la famiglia di Eluana, ma devo ammettere che non arriverei mai a farla morire di fame! I medici, per quanto siano bravi, non possono sapere con sicurezza che Eluana non sente nessun genere di dolore e di sentimento! quello che è stato deciso per lei è un omicidio vero e proprio, ci vuole molto coraggio a lasciarla morire in quel modo! Visto che volevano alleviarle sofferenze potevano metterla in coma farmacologico e iniettarle qualcosa che la facesse spirare più serenamente (non condivido neanche qsto metodo), ma farla morire di fame è ASSURDO!!! Chissà dove andremo a finire!? Questo è l'inizio di una nuova era...ora anche i Italia si farà uso dell'eutanasia! Baci

"ora anche i Italia si farà uso dell'eutanasia! Baci"

Spero proprio sia come dici tu.....sarebbe ora ci ridessere il diritto di scegliere quando la vita diventa un incubo.

Credo di non essere una buona cattolica...ma vorrei poter decidere quando la mia vita, divenuta vegetativa, si spenga.

credo che come esiste il diritto alla vita esista anche il diritto alla morte....
la vita va vissuta in modo dignitoso, vivere e non "esistere"....

non riesco a dare un parere perchè non mi ci trovo in questa situazione e non riesco nemmeno ad immedesimarmici ma penso che ognuno di noi dovrebbe essere libero di decidere della propria vita (in questo caso il padre per la figlia, che di sicuro vuole solo il suo bene) e di credere in quello che ritiene più giusto!
posso solo dire che se capitasse a me, non vorrei di certo vivere così.

sartale ha scritto:

fiordaliso85 ha scritto:

nocciolinatonda ha scritto:Sono cattolica... e ritengo che la vita è un dono prezioso, sempre. E non spetta a noi porle fine... in nessun caso!!!


Barbara

Rispetto la tua posizione ma non la condivido perchè spesso è lo stesso uomo a tenere in vita con le unghie delle persone che se ne sarebbero andate in pace.

hai perfettamente ragione alessia!
non bisogna uccider ma nemmeno stigmatizzare i malati!

a quest'ora eluana già sarebbe passata a miglior vita.